
Nuova legge Brambilla: più tutela per gli animali
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(AGGIORNAMENTO: dal 1° luglio 2025 è a tutti gli effetti entrata in vigore la legge Brambilla contro il maltrattamento degli animali)
Il Senato ha approvato la proposta di legge Brambilla, dopo il via libera a novembre della Camera. Una legge attesa da più di vent'anni, che finalmente inasprisce le pene a carico di chi commette crimini atroci nei confronti degli animali, mettendo sostanzialmente fine alla pressoché totale impunità che ha regnato finora. Cambia finalmente la prospettiva: il titolo IX del codice penale non tutelerà più il sentimento dell'uomo per gli animali ma direttamente gli animali, vittime dei reati, esseri senzienti.
Cosa prevede la legge Brambilla
La legge Brambilla sugli animali prevede pene più severe per chi maltratta gli animali. In breve, nei casi:
- più gravi, chi uccide un animale rischierà fino a quattro anni di carcere e 60 mila euro di multa, se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze;
- di maltrattamento, è prevista la reclusione fino a due anni e 30mila euro di multa.
Tutte le pene potranno essere ulteriormente aumentate di un terzo, in presenza di una tra queste tre aggravanti, ovvero se i fatti:
- sono commessi alla presenza di minori,
- sono svolti nei confronti di più animali,
- sono diffusi attraverso strumenti informatici e telematici.
Ma non è tutto. Ecco cosa prevede ancora la legge Brambilla.
In caso di combattimenti e traffico di cuccioli
Basterà partecipare 'a qualsiasi titolo' a combattimenti e competizioni tra animali per rischiare fino a 2 anni di reclusione e una multa di 30 mila euro, mentre per gli organizzatori si passa a una previsione di carcere fino a quattro anni e 160mila euro di sanzione.
A chi abitualmente organizza combattimenti tra animali ed esercita il traffico di cuccioli potranno essere applicate le misure di prevenzione previste nel codice antimafia, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Divieto della catena e affido definitivo
Di particolare rilievo l'introduzione a livello nazionale del divieto di tenere il cane alla catena e la norma procedurale che consentirà alle associazioni di ottenere l'affido definitivo, dietro cauzione, degli animali sequestrati.
Norme che proiettano l'Italia all'avanguardia nella difesa degli animali e quindi nella civiltà che si misura anche dalla volontà e dalla capacità di tutelare chi non ha voce.
Perché la legge Brambilla è importante
Perché la legge Brambilla è importante? Fino a oggi, gli animali sono stati considerati dalla legge come “beni mobili”, ovvero oggetti di proprietà. Ma chi ama davvero il proprio cane, gatto, coniglio o qualsiasi altro animale, sa quanto questa visione sia limitante e ingiusta.
Con questa modifica costituzionale, si aprirebbero scenari nuovi:
- maggiore tutela in caso di separazione o divorzio,
- maggiore attenzione nei casi di maltrattamento,
- riconoscimento del valore affettivo nella perdita o nell’abbandono (a tal proposito segui il nostro corso Ponte dell'Arcobaleno: riflessioni su come prepararsi a questo giorno).
In altre parole, si tratta di allineare la legge alla realtà emotiva e sociale che già viviamo ogni giorno.
Nuovo concetto di famiglia
La proposta di legge presentata da Michela Vittoria Brambilla vuole modificare l’articolo 29 della Costituzione per includere il concetto che la famiglia possa essere formata anche dall’uomo e dai suoi animali d’affezione. Un cambiamento apparentemente simbolico, ma in realtà profondamente culturale. Perché riconoscere gli animali come membri della famiglia significa dare dignità ai legami affettivi che intrecciamo con loro, e proteggere questi legami anche dal punto di vista giuridico.
Gli animali sono parte della famiglia e chi vive con un animale lo sa: non è solo un compagno di vita, ma parte integrante della famiglia. Una presenza che consola, arricchisce, accompagna. Ma la legge, almeno fino a oggi, non ha mai davvero riconosciuto tutto questo.
Noi sosteniamo la legge Brambilla
Noi di Orme Differenti sosteniamo da sempre una cultura del rispetto profondo verso gli animali. Per questo guardiamo con interesse e speranza a questa nuova legge sugli animali 2025: perché rappresenta un passo concreto verso una società più empatica, giusta e consapevole. Gli animali non sono oggetti. Sono anime che camminano al nostro fianco. E meritano di essere riconosciuti per ciò che sono davvero: membri amati e insostituibili delle nostre famiglie.
E tu, cosa ne pensi? Ti piacerebbe che la legge riconoscesse questo legame speciale? Partecipa al dialogo: scrivici nei commenti o condividi questo articolo con chi, come te, crede in un mondo migliore – anche per loro.