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Pappa del gatto: una guida completa

Alimentare correttamente un gatto significa rispettare la sua natura di carnivoro stretto e garantirgli tutti i nutrienti necessari per una vita lunga e sana. Ogni fase della vita, dalla crescita alla vecchiaia, ha esigenze specifiche, e la qualità del cibo ha un impatto diretto sul benessere generale, sul peso e sulla prevenzione di molte malattie. In questo articolo esploreremo cosa significa davvero "alimentazione equilibrata" per un gatto e come orientarsi per garantire la sua salute.

Pappa del micio: oggi non è diversa da un tempo

Pappa del micio, questa sconosciuta. Già, perché le scuole di pensiero in merito all'alimentazione sono davvero diverse. Tuttavia ci sono elementi che non devono mai mancare nella ciotola del gatto. Per capire cosa deve mangiare un gatto è bene fare un passo indietro.

Per sapere cosa mettere nella ciotola del micio, è bene conoscere il processo di addomesticamento del gatto. A differenza del cane, il gatto sembra aver mantenuto nel tempo caratteristiche genetiche simili al gatto selvatico. Tranne che per due caratteristiche:

  • la striatura del mantello, che è avvenuta in una epoca più recente, 
  • le dimensioni, aumentate.

L'alimentazione del gatto infatti oggi non è così diversa e, a differenza del cane, non è in grado di metabolizzare efficacemente alcuni elementi. Mentre, invece, il cane nel tempo si è adattato a una dieta differente rispetto a quella del progenitore lupo. Ecco perché la dieta del gatto e del cane non sono sovrapponibili.

Il gatto è un carnivoro obbligato

Il gatto è un carnivoro obbligato e non si nutre di nessun vegetale, mentre l'uomo è un onnivoro con tendenza vegetariana.

Inoltre, nel gatto:

  • non ci sono movimenti laterali della mascella (come nel cane), che sono quelli che servono per masticare efficacemente e a lungo i cereali, quindi alimenti di natura amidacea;
  • lo smalto dei denti è ancora più sottile di quello dei cani e degli esseri umani, quindi non è in grado di gestire alimenti zuccherini;
  • le papille gustative sono circa 470, ancora inferiori rispetto a quelle del cane, dunque sono assenti i recettori del gusto del dolce, quindi dello zucchero;
  • lo stomaco è piccolo, in modo che possano essere sostenuti diversi pasti nell'arco della giornata;
  • il pH dello stomaco è molto acido, come quello del cane;
  • l transito intestinale è al massimo di 24 ore, perché l'intestino è molto corto.

Quindi gli alimenti che introduce devono essere adatti alla sua fisiologia in modo che tutti i micro e macro nutrienti possano essere assorbiti velocemente ed efficacemente prima di essere evacuati; diversamente il gatto potrebbe andare incontro a problematiche legate al malassorbimento dei nutrienti di cui necessita.

Come deve essere composta la ciotola del micio 

Come negli esseri umani, non esiste una dieta omologata per tutti. Per questo motivo è sempre importante decidere insieme al proprio veterinario, possibilmente specializzato in nutrizione, la pappa più corretta per il proprio felino. In generale comunque, ecco cosa dovrebbe sempre esserci nella ciotola del gatto.

Vitamine B e A e acido arachidonico

Rispetto al cane e all'uomo, il gatto ha bisogno di mangiare la carne per sintetizzare:

Acido nicotrinico

Vitamina B3 o niacina: non essendo in grado di prenderlo dal triptofano): una sua carenza può determinare mancanza di appetito, ulcere, problemi di pelle;

Vitamina A

Non essendo in grado di convertire il carotene in retinolo attraverso una dieta vegetale). La vitamina A è presente anche in alimenti di origine animale come il fegato;

Acido arachidonico

Non essendo in grado di sintetizzare l'acido linoleico): nella sua dieta quindi devono essere compresi l'olio di pesce o l'olio di krill (acidi grassi essenziali) per soddisfare il suo fabbisogno di acido arachidonico. Questo acido è fondamentale per un corretto sviluppo perché regola il sistema produttivo, tutela l'apparato gastrointestinale, rinforza l'apparato osteo-articolare, previene le infiammazioni, favorisce la coagulazione del sangue. Nel cane e negli esseri umani, l'acido arachidonico si assume con gli oli vegetali, sconsigliati nel gatto cui sono idonei solo i grassi animali.

Proteine ad alto valore biologico

L'organismo del gatto ha una struttura proteica. Nell'animale carnivoro, le proteine, insieme ai grassi, servono per produrre energia e, immagazzinate sotto forma di grassi, rappresentano una scorta dell'organismo.

Le proteine negli alimenti vegetali (come legumi, mandorle, noci, semi di girasole, cereali, in misura minore rispetto alla parte amidacea), anche se possono essere associati tra loro per completarsi, sono variabili e a scarso contenuto biologico perché non sono presenti tutti gli aminoacidi e soprattutto non sono presenti in concentrazioni ottimali.

Le proteine contenute invece negli alimenti di origine animale (uovo, carne, pesce, latticini) sono dette ad alto valore biologico perché contengono tutti gli aminoacidi essenziali (10 nel cane, 11 nel gatto), cioè che devono essere introdotti con la dieta, in concentrazioni adeguate.

Il gatto ha un fabbisogno di proteine maggiore rispetto al cane, che ha già un fabbisogno proteico importante, perché ha bisogno di un maggiore fabbisogno di aminoacidi essenziali, contenuti appunto nelle fonti alimentari animali, dato che l'organismo non è in grado di produrli da sé in quantità adeguate.

Nel carnivoro, diversamente da quanto accade negli esseri umani, non è mai consigliata la restrizione proteica, nemmeno se l'animale è anziano o soffre di insufficienza renale (non avanzata).

Le diete iperproteiche poi possono favorire la perdita di peso nell'animale obeso pur mantenendo la massa magra ed essere benefiche anche all'animale sportivo.

Taurina

Tra gli aminoacidi essenziali più importanti ci sono: triptofano, arginina, melchionina, listidina. Nel gatto però è molto importante la taurina, al punto che ne è carente perché non è in grado di sintetizzarla e va quindi integrata. La taurina, assente nel mondo vegetale, è importante in particolare per l'attività riproduttiva, specie nelle femmine, la vista e il cuore.

Grassi

I grassi sono importanti nella dieta del gatto perché servono a una assunzione ottimale di acidi grassi e ad avere energia prontamente disponibile, specie durante la crescita e l'allattamento. Più grasso c'è nella ciotola e meno cibo occorre, meno grasso c'è nella ciotola e più cibo proteico occorre per soddisfare le esigenze nutrizionali dell'animale.

Nel gatto domestico che svolge una vita sedentaria, il contenuto di grassi nella ciotola non deve essere eccessivo perché il fabbisogno è limitato ed è limitato al benessere di pelo, mucose, tubo digerente.

Fonti alimentari di grassi sono per esempio: carni, pesci compresa la pelle, frattaglie (cervello, fegato).

Carboidrati solo con molta moderazione

Gli studi dimostrano che i carboidrati, come zuccheri, fibre, amidi dei cereali, latticini, frutta e verdura, legumi, e semioleosi non sono necessari nella dieta del gatto e del cane, nemmeno in momenti particolari della vita come l'allattamento. Il gatto sembra non essere in grado di far fronte a elevate concentrazione di carboidrati e quindi, se si vogliono introdurre nella dieta, devono essere presenti solo in piccole quantità.

Il glucosio in cane e gatto viene prodotto attraverso il metabolismo di grassi e proteine presenti nella dieta, invece nell'uomo attraverso l'elaborazione di amidi.

Se i carboidrati sono semplici non si troveranno resti di cibo nelle feci, se sono complessi, come i cereali, specie se in chicchi, si potranno trovare nelle feci. E questo vuol dire che i micro e macronutrienti di quel cereale non sono stati elaborati dal sistema digestivo e quindi assorbiti.

Cosa non dare assolutamente da mangiare al gatto

Ci sono diversi alimenti che possono essere tossici o dannosi per i gatti, anche in piccole quantità. Ecco un elenco chiaro di cibi da non dare mai al tuo gatto.

Alimenti pericolosi per i gatti:

  • Cipolla, aglio, scalogno, porri (crudi o cotti): possono causare anemia anche in piccole dosi.
  • Cioccolato e cacao: contengono teobromina, tossica per i gatti. Anche piccole quantità sono pericolose.
  • Uva e uvetta: possono causare insufficienza renale acuta, anche se non si conosce esattamente il meccanismo.
  • Alcol e cibi fermentati: anche una minima quantità può causare gravi danni neurologici o respiratori. 
  • Caffeina (caffè, tè, bevande energetiche, cioccolata): tossica per il sistema nervoso e cardiaco.
  • Ossa cotte: possono scheggiarsi e causare lesioni all’intestino o soffocamento.
  • Latticini: molti gatti adulti sono intolleranti al lattosio che possono causare diarrea e gonfiore.
  • Cibi salati o affumicati (prosciutto, salame, patatine): troppo sodio e conservanti, pericolosi per reni e cuore. 
  • Dolci e prodotti da forno: i gatti non digeriscono bene zuccheri e carboidrati in eccesso.
  • Cibo per cani: non è formulato per le esigenze nutrizionali del gatto e quindi può causare carenze (es. di taurina).

In caso di ingestione accidentale, è importante contattare subito il veterinario o un centro antiveleni per animali. 

Quanta pappa dare al gatto al giorno?

La quantità di pappa da dare a un gatto ogni giorno dipende da diversi fattori: età, peso, stile di vita (attivo o sedentario), stato di salute e tipo di alimento (secco, umido o casalingo).

Ecco alcune linee guida generali:

Gatto adulto sano (peso forma, circa 4-5 kg) 

  1. Cibo secco (crocchette): circa 40-60 grammi al giorno
  2. Cibo umido (scatolette): circa 150-250 grammi al giorno
  3. Alimentazione mista: es. 30 g di secco + 100 g di umido

Il cibo secco è molto più calorico e concentrato rispetto all’umido, quindi ne serve meno.

Cuccioli (fino a 12 mesi)

Hanno bisogno di più energia, quindi vanno alimentati 3-4 volte al giorno, con porzioni più abbondanti in rapporto al peso. Seguire le indicazioni specifiche dell’alimento scelto o chiedere al veterinario.

Gatti sterilizzati o sedentari

Tendenzialmente hanno un fabbisogno calorico inferiore. Meglio tenere sotto controllo le dosi per evitare sovrappeso.

Consiglio pratico

Controlla sempre le indicazioni del produttore sull’etichetta del cibo, ma usale come punto di partenza, non come regola fissa. Ogni gatto è diverso. Pesare il cibo e monitorare il peso corporeo è il modo migliore per adattare le dosi nel tempo. Se vuoi sapere esattamente quanta pappa dare al tuo gatto in base alla sua età, peso e stile di vita, posso aiutarti con una consulenza alimentare personalizzata. 

Se desideri una consulenza personalizzata per adattare la dieta del tuo gatto alle sue esigenze specifiche, puoi richiedere una consulenza gratuita: sarò felice di aiutarti a trovare la soluzione migliore.

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