
Come stimolare il gioco nel gatto
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Dai gatti dobbiamo imparare tante cose, per esempio l'importanza del gioco. Se hai un gatto, salvo eccezioni, avrai notato che il micio oltre a dormire e mangiare, gioca. È infatti una attività molto importante. Insieme a Sabrina Giussani, veterinario esperto in comportamento, vediamo come stimolare il gioco nel gatto.
Come stimolare il gioco nel gatto
Il gioco nel gatto è sessualmente diformico, ciò vuol dire che le femmine giocano in un modo, i maschi in un altro. La voglia di giocare compare dalla terza settimana di vita ed è molto presente intorno alla nona settimana di vita. In alcuni gatti rimane sviluppata anche in età adulta.
I benefici del gioco per il gatto
Il gioco ha diversi benefici:
- stimola le capacità cognitive;
- esercita le capacità motorie: quando il gatto salta e corre prende consapevolezza del proprio corpo;
- migliora le relazioni sociali perché "parla" o collabora con un altro gatto o un umano.
Come gioca il gatto?
Il gioco può essere individuale (il gatto cioè gioca da solo) o sociale (con altri simili o umani).
Nel primo caso il gatto gioca con oggetti, con una sequenza precisa che è tipica di quella che mette in moto in uno spazio aperto, durante la caccia. Davanti a un giocattolo o una mosca, infatti, prima tira una zampata, poi un lancio, quindi c'è il riacchiappo, poi si butta per terra afferrando l'oggetto o l'animale con la bocca, e ancora si mette a pancia all’aria sopra l’oggetto o l'animale, poi si alza sulle zampe posteriori, poi salta, poi cerca di inseguirlo, poi si muove lateralmente, quindi lo fronteggia e così via.
Nel secondo caso c'è il gioco sociale, tra gatti o con l’essere umano. Il primo compare intorno alla quarta-quinta settimana di vita del gattino e dalla 12ma -14ma settimana di età inizia a ridursi piano piano nel corso della vita del gatto. Sono pochi infatti i gatti che giocano con altri gatti in età adulta o quando sono anziani.
Nel gioco sociale il maschio gioca diversamente dalla femmina. Al maschio piace essere un po’ violento, inseguire e dare ogni tanto due zampate, poi due bacini e due quindi due crocchini. Le femmine preferiscono giocare da lontano, in modo soft, con meno contatto fisico, e al massimo si limitano a una toccata di zampa.
Come stimolare il gioco nel gatto: il rispetto
Quale attività possiamo proporre al nostro gatto? Innanzitutto, bisogna precisare che non possiamo obbligare nessuno a fare una attività specie se divertente. Dobbiamo sempre chiederci cosa ne pensa il gatto lasciandogli il tempo di "rispondere".
Ogni gioco va poi proposto quando il gatto è sveglio e ha voglia, e non quando dorme o è intento a fare altro, come guardare fuori dalla finestra. Perché altrimenti stai pur certo che la prossima volta con il cavolo che accetterà l'invito!
Poi, si parte proponendo una attività semplice per poi presentare nel corso delle settimane o mesi proposte più complesse.
Come stimolare il gioco nel gatto: i giocattoli
Nel gioco individuale, il micio gioca da solo con giocattoli che sparge per la casa. Ma bisogna avere alcune accortezze. I giocattoli:
- vanno messi in una scatola, una per ogni gatto, e bassa in modo che il gatto possa entrare e pescare quello che vuole. Tra i giochi, vanno bene anche: pasta cruda, noci, castagne, pigne, palline di carta, giocattoli comprati, tappi di sughero;
- devono essere di materiale, forma e dimensioni diversi per offrire al gatto varietà e variabilità, quindi possibilità di scelta, e perché se è tutto uguale non piace e annoia. Il materiale deve essere atossico (se colorati, il colorante deve essere riconosciuto e autorizzato), non frazionabile per evitare che il gatto ingoi qualche pezzo e infrangibile cioè non tagliare o infilarsi nei polpastrelli del gatto. Anche i tessuti devono essere diversi: cotone, con piume, sintetico, di lana cotta, di cuoio... facendo attenzione perché alcuni gatti masticano e ingeriscono i tessuti, i fili, i nastri. Le dimensioni devono essere medio grandi per non essere ingeriti;
- vanno variati ogni mese, che non vuol dire che dobbiamo comprarne di nuovi ogni volta, ma che vanno rinnovati con quelli che abbiamo già a casa, ogni 2-3 giorni in modo da rifare una altra sessione e non stufare il gatto;
- devono essere ritirati sempre perché se finiscono tutti sotto il divano o frigorifero, il gatto come fa a giocare?
- predatori senza possibilità di chiusura, come il laser o quelli al pc, andrebbero aboliti perché provocano una sensazione di frustrazione perché il gioco non finisce mai.
Come stimolare il gioco nel gatto: la ricerca olfattiva
La ricerca olfattiva è una vera e propria caccia al tesoro. Puoi nasconde alcuni croccantini extra la razione giornaliera di marche e gusti differenti con difficoltà crescente, ma non in luoghi impossibili, per esempio sopra il tappeto, sotto l'angolo del tappeto, sul divano e sotto il cuscino divano. Vanno bene anche i tappetini olfattivi. Ci sono in commercio giochi olfattivi specifici, come quelli proposti nel nostro shop.
È bene complimentarsi sempre con il gatto quando trova la crocchetta. Se invece ha difficoltà, poiché il micio sa leggere il dito puntato (gestualità del pointing), aiutalo indicandogli il croccantino. Questa attività stimola tatto, vista, olfatto.
Come stimolare il gioco nel gatto: l'arricchimento gustativo
I gatti usano molto le "mani" per bere, toccare, afferrare, mangiare, accarezzarci. E sono molto curiosi. Puoi, per esempio mettere delle palline in un contenitore dove hai messo precedentemente dell'acqua, posizionandolo sul balcone o nella vasca da bagno, in modo che si diverta a pescare le palline.
Inoltre, i gatti hanno in bocca 7 recettori per il gusto amaro (ecco perché identificano subito i farmaci). Puoi fargli provare qualcosa di nuovo, come l'acqua frizzante le cui bolle lo possono facilmente attrarre.
Puoi anche bagnare le piante insieme a lui: vedrai che assaggerà l'acqua delle piante che scorre per terra perché ricca di sostanze rilasciate dalle radici. Facendo ovviamente attenzione alle piante nocive (a tal proposito leggi il post Piante velenose e pet friendly per gatti: guida completa).
Ricorda che l'importante non è stancare il gatto, ma passare del tempo di qualità con lui. Quindi se qualche attività che proponi non gli dovesse piacere, non insistere altrimenti... te lo sei giocato!
E, infine, non dimenticare che il gioco è bello finché dura poco: il gatto mantiene una attenzione limitata: 5 minuti sono sufficienti, diversamente si stufa e la prossima volta non ne vorrà sapere!