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Come deve essere la lettiera del gatto

Come deve essere la lettiera del gatto? Anche su questo fronte ci sono diverse scuole di pensiero. E come sempre è bene rivolgersi sempre a un professionista, almeno per avere le giuste informazioni. Quindi, insieme ad Alessandra Girardi, tecnico veterinario a Torino, vediamo come deve essere la lettiera del gatto e i pro e i contro dei vari tipi di cassetta igienica.

Lettiera del gatto: prima scegliere la cassetta igienica

Prima di tutto, una precisazione: si dice genericamente lettiera intendo sia la sabbia sia la cassetta igienica. In realtà, la lettiera è più propriamente il nome della sola sabbietta. Per fortuna, ai gatti, salvo casi seri, come problemi neurologici, viene spesso naturale usare la lettiera. Però talvolta si acquistano lettiera e cassetta pensando a se stessi e non al benessere o ai bisogni del micio, che la deve utilizzare tutti i giorni e più volte al giorno. Bisogna invece pensare a ciò che può servire di più al gatto e non a se stessi. Ci sono tre tipi di cassetta igienica:

  • aperta, con bordi più o meno alti;
  • chiusa (a volte si tratta di veri e propri mini "appartamenti");
  • autopulente.

"A mio avviso - afferma Girardi - quella aperta è la migliore perché in natura il gatto i bisogni li fa all'aria aperta, cioè a contatto con l'esterno, gli spazi aperti, insomma, non si trova chiuso in un buco. Quindi è più simile a ciò che lui farebbe se si trovasse in natura. Inoltre, è anche più economica. Quella chiusa è sicuramente più bella e se ne trovano anche di design, ma è meno igienica perché contiene gli odori, così quando il gatto esce, dopo aver raspato nel chiuso, puzza, perché è come se si tirasse addosso la sabbietta. Mentre quella autopulente può essere indicata per esempio per le persone anziane che fanno fatica a piegarsi. Se si ha un gatto  anziano che ha problemi di mobilità sono consigliate cassette con bordi bassi e con una pedana che gli possa permettere di entrare".

In ogni caso, la cassetta deve essere sufficientemente grande perché il gatto deve poter raspare, grattare, girare e muoversi. Mentre, se troppo piccola, tenderà a calpestare i propri bisogni.

Lettiera e cassetta del gatto: dove posizionarla

Dove mettere la lettiera del gatto in appartamento? La cassetta per il gatto deve essere posizionata in un luogo abbastanza accampato, in una zona riservata,  non troppo rumorosa, facilmente accessibile, come il bagno, perché a nessuno piace andare in bagno con il rumore del trapano... né a noi tantomeno a loro (che ne dici di seguire il nostro corso Una casa a prova di gatto? Qui potrai trovare i consigli dell'esperto in merito all'arredamento felino).

Lettiera del gatto: le tipologie più usate

In commercio esistono diversi tipi di lettiere:

  • agglomerante,
  • antiodore non agglomerante,
  • in silicio, cioè in cristalli.

"Quest'ultime sono quelle più innovative di tutte - precisa il tecnico veterinario - ma sono anche quelle che contengono profumi come lavanda e arancio, che ai gatti in genere non piacciono. Sono odori per noi, non per lui. È anche quella più costosa e inquinante. Dal punto di vista clinico sono sconsigliate perché i cristalli di silicio possono causare danni ai cuscinetti e comunque anch'essi dopo un po' si frantumano. Oggi ci sono anche le biodegradabili come quelle vegetali al mais, truccioli, legno, carta, pellettato che sono poco assorbenti ed emanano di più cattivi odori; il lato positivo però è che si possono smaltire nel water. Quindi sono solo ottime per l'ecosostenibilità. A mio avviso le migliori sono quelle agglomeranti". 

A volte capita che il gatto faccia i bisogni in giro per casa (leggi Perché il gatto fa le deiezioni fuori dalla lettiera). Il problema può essere la lettiera, per esempio perché troppo profumata o con sostanze allergizzanti, o la sua location, per esempio una zona dove è stato messo un diffusore ambientale dall'odore forte che a lui non piace. Oppure un disturbo comportamentale o una patologia come l'artrosi. 

Lettiera del gatto: addio puzza!

Ma quanto dura la lettiera del gatto? Non c'è una regola per quanto riguarda la pulizia profonda della lettiera. Certo ogni giorno va pulita in superficie ma per la pulizia profonda dipende da quanto sporca il gatto, da quanto mangia quindi da quante feci fa. In genere si cambia una volta la settimana. Dopo il lavaggio va asciugata subito perché il gatto potrebbe averne bisogno. "Non condivido i rimedi della nonna come il bicarbonato o peggio il borotalco che può essere inalato - conclude Girardi -. Piuttosto è meglio fare una pulizia più frequente. Oppure usare in commercio gli spray appositi di qualità che eliminano l'odore e che non disturbano il gatto come questo presente nello shop.

Rimane il fatto che se le feci o l'urina sono troppo puzzolenti è bene indagare eventuali problemi con il veterinario".

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